Pagina:Gogol - Taras Bul'ba, traduzione di Nicola Festa, Mondadori, Milano, 1932.djvu/378

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GOGOL

dicate voi stesso, se a un tratto in una strada principale...

— Eh, sí: belle le vostre strade principali! Ogni donnaccola ci va a buttare quello di cui non sa che farsi.

— Permettete di farvi osservare, Ivan Ivanovic, che siete voi ad offendere me! È vero, succede qualche volta, ma per lo piú sotto a un recinto, presso ai magazzini e ai granai; ma che nella strada principale, sulla piazza, spunti una scrofa pregna, questa è una tale faccenda...

— Ma che c’è di male, Pietro Fedorovic?

Si sa che una scrofa è una creatura del Signore!

— D’accordo. Questo è noto al mondo intero, che voi siete un uomo istruito, conoscete le scienze e diversi altri argomenti. Certo, io non mi sono affatto dedicato alle scienze: a scrivere in corsivo cominciai a imparare a trent’anni della mia vita. Si sa, io, come a voi è noto, vengo dalla gavetta.

— Hm! — disse Ivan Ivanovic.

— Sí — continuò il prefetto: — nel 1801 mi trovavo nel 42mo reggimento di cacciatori, nella 4ª compagnia come luogotenente. Avevamo come comandante della compagnia, se lo volete sapere, il capitano Eremjeev. — Ciò di-


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