Pagina:Gogol - Taras Bul'ba, traduzione di Nicola Festa, Mondadori, Milano, 1932.djvu/390

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GOGOL

una mosca, perfino quel signore si levò dal suo posto e si accostò al crocchio che circondava Ivan Ivanovic lo strambo.

— State a sentire! — disse Ivan Ivanovic lo strambo, quando si vide attorniato da una società in tutta regola — state a sentire: in cambio di ciò, che voi state a guardare il mio occhio strambo, concedete, in cambio di ciò, che facciamo fare la pace ai due nostri amici! Adesso che Ivan Ivanovic fa conversazione con le donne e con le ragazze, mandiamo chiotti chiotti a chiamare Ivan Nikiforovic, e poi facciamoli urtare l’uno con l’altro.

Fu accolta da tutti all’unanimità la proposta d’Ivan Ivanovic e si stabilí di mandare immediatamente a casa di Ivan Nikiforovic a pregarlo che a qualunque costo venisse dal prefetto a pranzo. Ma ecco una grande questione: a chi affidare questa difficile impresa? essa mise tutti nell’imbarazzo. A lungo si disputò, chi fosse il piú adatto e il piú abile nella parte diplomatica; da ultimo, a voti unanimi, decisero di rimettere ogni cosa nelle mani di Antonio Prokofjevic Golopusij.

Ma prima bisogna un po’ far conoscere al lettore questo importante personaggio. Antonio Prokofjevic era un uomo perfettamente virtuoso in tutta l’estensione del significato di que-


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