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Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1907, I.djvu/145

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della Commedia Italiana, e fade risaltare e brillare. Qualche volta però gli Arlecchini si dolevan di lui, perchè scordandosi il carattere dell’Amoroso, faceva egli l’Arlecchino. Mi sovviene, che rappresentandosi il mio Bellisario (in cui sosteneva egli un tal Personaggio), nella scena tenera e dolente, in cui comparisce senz’occhi, con un bastone alla mano, moralizzando sulle vicende umane, diede un colpo di bastone a una guardia per far ridere l’Uditorio.

Nelle scene più serie e più interessanti cercava di cavar la risata; e non esitava a rovinar la Commedia, quando gli potea riuscir di far ridere. Eppure piaceva al Pubblico, ed era l’idolo di Venezia; e licenziato qualche anno dopo dalla Compagnia di S. Samuele, fu preso con avidità dalla Compagnia di S. Luca.

Secondo Amoroso Gaetano Casali Lucchese, di cui ho parlato molto finora. Quest’onorato galant’uomo, provveduto d’intelligenza e di capacità nel mestiere, di bella statura e di buona voce, parlando bene, e con una pronunzia avvantaggiosa e grata, non ha mai avuto buona disposizione per la parte dell’Amoroso. Una certa serietà nel sembiante, una certa durezza nella persona, un inclinazione involontaria del fianco e della spalla verso il Personaggio con cui recitava, lo facevano scomparire, malgrado le belle cose ch’egli diceva: all’incontro nelle Tragedie riusciva mirabilmente, e soprattutto nelle parti gravi, come nel Catone del Metastasio, nel Bruto dell’Abate Conti, nella parte di Giustiniano nel mio Bellisario, ed in altre simili. Del resto poi il più attento, il più zelante comico della Compagnia; sempre il primo al Teatro, sempre il primo alle prove, vestendosi colla maggior verità, secondo i caratteri che dovea sostenere, e tanto internandosi in quelli, che quando aveva intorno i’abito di Giustiniano, non degnava rispondere a chi gli parlava.

Terzo Amoroso Tommaso Monti Bolognese; cattivo comico, finchè fece la parte dell’Amoroso, e divenuto eccellente, quando dopo la morte di suo Padre prese la Maschera di Dottore, nel qual Personaggio la sua grassa e goffa figura non disdiceva, anzi lo rendeva di piacevole caricatura.

Prima Donna Andriana Bastona Veneziana, detta la Bastona


vecchia,