Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1909, IV.djvu/354

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342 ATTO SECONDO

Florindo. Questo è quello che non è vero.

Dottore. Che ne potete saper voi? Sarete stato a letto.

Florindo. Sono stato svegliato tutta la notte.

Dottore. Perchè svegliato?

Florindo. Per causa del caldo io non poteva dormire.

Dottore. Conoscete il signor Ottavio?

Florindo. Lo conosco.

Dottore. Egli mi ha detto tutto ciò, ed è pronto a sostenere che ha detto la verità...

Florindo. Il signor Ottavio mentisce. Lo troveremo; si farà che si spieghi con qual fondamento l’ha detto, e son certo ritroverete essere tutto falso.

Dottore. Se fosse così, mi spiacerebbe aver date tante mortificazioni alle mie figliuole.

Florindo. Povere ragazze! Le avete ingiustamente trattate male.

Dottore. Specialmente Rosaura piangeva dirottamente, nè si poteva dar pace.

Florindo. Povera innocente! Mi fa compassione1. (si asciuga gli occhi

Dottore. Che cosa avete, figliuolo, che sembra che piangiate?

Florindo. Niente: mi è andato del tabacco negli occhi. (mostra la tabacchiera

SCENA II.

Colombina e detti.

Colombina. Presto, signor padrone, presto. La povera signora Rosaura è svenuta, e non so come fare a farla rinvenire; correte per carità ad aiutarla. (al Dottore

Florindo. (Smania.

Dottore2. Presto, un poco di spirito di melissa.

Colombina. Se sentiste come le palpita il cuore! Avrebbe bisogno d’una cavata di sangue.

Dottore. Signor Florindo, andate a vederla, toccatele il polso, e

  1. Nell’ed. Bett. queste parole di Flor. sono fra parentesi.
  2. Vedasi Appendice.