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322 ATTO TERZO
Contessa. Lo sentiste quel sì? quel Sì vuol dire assai.

Cavaliere. Voi, per grazia del cielo, non lo diceste mai.
Contessa. Oh è diffìcile molto strapparmelo di bocca.
Un dì potrebbe darsi, ma per or non son sciocca.
Cavaliere. Se da voi questo sì sperare non poss’io,
Dunque la Baronessa può sperar l’amor mio.
Resta che voi compite l’affare incominciato;
Della vostra attenzione io vi sarò obbligato.
Se voi di no mi dite, sarò contento un dì,
Di aver per voi trovato chi seppe dirmi un sì. (parte)
Contessa. Sì, la cosa va bene; se il capitan verrà,
Or colla Baronessa le grazie non farà.
E se da lei sprezzato, a ritentar mi viene,
Deridere lo voglio, e strapazzar ben bene.
Voglio che se ne penta quel cor che mi schernì.
Voglio questi superbi mortificar così. (parte)

Fine dell’Atto Terzo.