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Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1912, XV.djvu/93

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IL PADRE PER AMORE 85
Isabella. (Oh ciel!)

Placida.   (Pietosi numi!)
Luigi.   (Ah, mi sento morire!)
Pasquale. (Amico, questa pillola dura è da digerire).
(piano a Fabrizio)
Fernando. Per voi questa mia destra, che ad altri avea serbata,
Per voi co’ suoi decreti il ciel l’ha destinata.
Volea donna Marianna sposar per vostro amore;
Or sposerò voi sola per amor, per onore.
Gli occhi fissate al suolo? (a d. Isab.) Duca, voi sospirate?
Deh la ragion v’illumini, bell’alme innamorate.
So qual tormento è il vostro. So qual dolor vi affanna.

SCENA XIII.

Beltrame e detti.

Beltrame. Signore, a’ cenni vostri è qui donna Marianna.

Fernando. Giunge opportuna, e pare ce la conduca il fato.
Isabella. (Misera, son perduta!) (da sè)
Luigi.   (Aimè, son disperato!)
Beltrame. Senta. (La real guardia è agli ordini disposta).
(piano a don Fernando)
Fernando. Venga donna Marianna. (Stia la guardia nascosta.)
(piano a Beltrame, che parte)
Pasquale. (Fabrizio, andiamo via).
Fabrizio.   (No, aspettiamo il padrone).
Fernando. Duca, vi compatisco. Ma il ciel così dispone.

SCENA XIV.

Donna Marianna, Paolina in abito da donna, ed i suddetti; poi Beltrame.

Marianna. Eccomi a voi, signore, in segno di mia stima,

Forse con qualche merito ch’io non aveva in prima.
Sola, afflitta poc’anzi, da tutti abbandonata.