Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1913, XVI.djvu/20

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tali insidie, che non riescirà così facile l’ingannarvi. Ma le male arti son troppe; chi non è capace di mal oprare, difficilmente giudica male del cuore altrui, e la stessa Virtù può qualche volta pregiudicare. Lasciate dunque ch’io vi presenti una Commedia piena di queste arti maligne; consolatevi di non averne bisogno, e ridete di chi vi cade.

So che voi continuaste sempre ad amare le cose mie, so che non tralasciaste di onorarle in Teatro della rispettabile vostra presenza, so che da Voi, ed in casa vostra, ci sono, si leggono e si compatiscono; abbiatene una, onorata dal nome vostro; ciò vi darà un maggiore stimolo a proteggerle tutte, e darà a me una vera consolazione, rinnovellando ora in me quel piacere che ho concepito nell’onor di conoscervi nei primi giorni della mia vita, e conserverò mai sempre sino alla fine de’ giorni miei, col prezioso carattere con cui ho l’onore di sottoscrivermi

Di V. Sign. Illustriss.


Devotìss. Obbligatiss. Servidore
Carlo Goldoni.