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82 | ATTO QUARTO |
Che il farò volentieri.
Felicita. Il Conte non è in casa:
Andiam per il giardino ad aspettar ch’ei torni.
Non vo’ senza una scena lasciar questi contorni.
(L’amo ancor quest’ingrato, e l’amo a cotal segno,
Che oso la vita istessa di mettere in impegno.
Se rende all’amor mio tal ricompensa strana,
Vo’ almen mortificata veder la sua germana.
Voglio scoprir coloro ch’ella d’amare affetta;
Se ho da soffrir gl’insulti, vo’ fare una vendetta).
(da sè, e parte)
Onofrio. Oh Brigida! vecchiaccia! vo’ me la paghi affè.
Venir qui a desinare senza dir nulla a me?
Se la figliuola è in grazia, tutto è merito mio;
E quando che si mangia, ho da mangiare anch’io.
Dodici bei zecchini, se parlo, mi darà?
Io sono un galantuomo, dirò la verità. (parte)
Fine dell’Atto Quarto.