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ROSMONDA 137
Rosmonda. (Misera me, che mi consigli, amore?)

Alvida. Vadasi a rinvenir...
Rosmonda.   Fermati, Alvida.
Alvida. Che pretendi da me?
Rosmonda.   Dove ti spinge,
Barbara, il tuo furor?
Alvida.   Qual hai ragione
D’obbligarmi a svelarti i miei pensieri?
Rosmonda. Tutto già m’è palese; il rio disegno
Di Germondo svenar pur troppo intesi:
50 che serbi nascosto il rio stromento
Di sua morte ministro.
Alvida.   E saprai dunque
Chi lo porse ad Alvida.
Rosmonda.   Ah sì, m’è noto.
Alvida. Ed al tuo genitor, figlia sleale,
D’opporti ardisci, e invendicato il sangue
Soffri del tuo germano?
Rosmonda.   Un tradimento
Non dee far la vendetta. È giusta l’ira
Del padre mio; se di Germondo il sangue
Brama versar, egli a ragion lo brama.
Ma tu, donna crudel, perchè la destra
Armi contro il tuo re? Son io l’offesa,
Io svenarlo dovrei. Virtù sarebbe
Dell’ardita mia destra il giusto colpo;
Ma sarebbe il tuo colpo un rio delitto.
Alvida. Se attende il tuo german, se il padre tuo
Dalla tua destra un sì gran colpo attende,
Lor vendette mirar sperano invano.
Troppo, Rosmonda, è l’amor tuo palese;
5i sa ch’ami Germondo, e che per fasto
Ilo tuo debole amor nascondi in seno.
Rosmonda. Ma sì saprà, che dell’affetto ad onta
Procurai la sua morte.