Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1926, XXIII.djvu/247

Da Wikisource.

LA GRISELDA 245

SCENA IV.

Corrado e Roberto

Roberto. Ho risolto, german, partir vogl’io,

Tenti invano arrestarmi.
Corrado.   Un tal pensiero
A te sembra prudenza, ed è viltade.
Roberto. Dunque restar dovrei per esser scherzo
D’un crudele destin?
Corrado.   Non è crudele
Forse quanto tu pensi il tuo destino.
Roberto. Che può farmi di più, se l’alma stessa
In Oronta mi toglie?
Corrado.   Anzi tu stesso,
Se risolvi partir, di lei ti privi.
Roberto. E se resto, che ha?
Corrado.   Non perdi affatto
Di goder la speranza.
Roberto.   Ormai son stanco
D’una vana lusinga. Ho già risolto.
Corrado, addio. (in atto di partire
Corrado.   E partirai, Roberto,
Senza Oronta mirar?
Roberto.   So1 che in mirarla
S’accresceria il mio duolo.
Corrado.   (Oh Ciel! vorrei
Arrestarlo, e non posso). E vuoi che ingrato,
Che incivile ti chiami?
Roberto.   Io dovrò adunque
Aspettar di mirarla ad altri in braccio?
Corrado. Questo aspetta, e poi parti.
Roberto.   Ah tu m’uccidi!
Corrado. S’io t’uccido, Roberto, ecco colei (mostrando Oronta
Che può2 darti la vita; in quel bel volto

  1. Nel testo dell’ed. Zatta: No.
  2. Nel testo: puoi.