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RINALDO DI MONT'ALBANO 409
Armelinda. (L’empio s’inganni,

Se ingannarmi disegna). (a parte) Io lo confesso,
Rispondervi non so. M’hanno sorpresa
Gli accenti vostri. Il vostro merto è grande;
Lo conosco, lo ammiro; altro non posso
Promettervi però.
Florante.   Del vostro affetto
Dunque è indegno Fiorante? È ver, voi siete
Figlia di Re; ma Duca Pari io sono;
Ma nelle vene mie scorre glorioso
Sangue di regal ceppo. Il mio coraggio
Forse, ad onta del fato, un dì maggiore
Saprà rendermi ancor. Deh, Principessa,
Ispiratemi voi, col vostro affetto,
Valor che basti a meritarmi il grado
Di vostro sposo.
Armelinda.   Io non dispero affatto
L’amor vostro, Fiorante. Un cuor di donna
Troppo debol saria, se si rendesse
Così tosto alle prime, ancor sospette,
Voci d’un amator. Del vostro affetto
Abbia prove più certe, e di mia fede
Certo poi vi farò.
Florante.   Deh permettete
Ch’io sincero vi parli. Il vostro cuore
Prevenuto pavento.
Armelinda.   Un tal sospetto
Discacciate dal sen. Libero il core
Serbo ancora nel petto.
Florante.   Ah! così tutte
Soglion negar le caute donne i loro
Furtivi amori.
Armelinda.   M’offendete. Io sono
E di labbro e di cor donna sincera;
E poi, nelle sventure in cui mi trovo,