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RINALDO DI MONT'ALBANO 413
Clarice.   Sire, se il pianto

Di Clarice non basta, il sangue io v’offro.
Svenatemi voi stesso, e in sagrifizio
Offritemi al livor de’ miei nemici,
Ma Rinaldo ascoltate; egli avrà il modo
Di far constar la sua innocenza.
Carlo.   Alfine
Non voglio esser crudel. Clarice, andate;
Venga il vostro consorte. Io qui l’attendo.

SCENA V.

Gano e detti.

Gano. (Ahimè! Che intendo?) (parte

Clarice.   Oh me felice! Io volo
Sollecita, Signor.
Gano.   Sire, il Consiglio
Adunato v’attende.
Carlo.   Al nuovo giorno
Differir si potrà.
Gano.   Perchè?
Carlo.   Rinaldo
Voglio prima ascoltar.
Gano.   Vi lascerete
Dall’infido sedur.
Carlo.   Troppo s’avanza
Chi debole mi crede.
Gano.   Oh Dio! Signore,
È il zelo mio che teme.
Carlo.   Il zelo vostro
Non ecceda però.
Gano.   Ma che diranno
I Duci convocati?
Carlo.   Al mio comando