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RINALDO DI MONT'ALBANO 419
Carlo. Altrimenti di voi parlò la fama;

Altrimenti parlaro i testimoni
Da voi stesso allegati. Infra i cespugli
Non si trovan le donne. I Saraceni
Usi non sono ad offerir la pace;
Nè i capitani vincitori han tanta
Viltà per accordarla. Il Re nemico
Or saria fra miei lacci, se Rinaldo
Non lo avesse sottratto al suo destino.
Rinaldo. Come, Signor, voi m’imputate...
Carlo.   Il tempo
Questi non è per iscolparvi.
Rinaldo.   E quando
Farlo potrò?
Carlo.   Dimani ragunato
Qui il Consiglio sarà per ascoltarvi.
Rinaldo. E Rinaldo dovrà qual reo, qual vile
Presentarsi al Consiglio?
Carlo. Essser potrebbe
Vostra gloria il confronto; in quella guisa
Che più puro divien l’oro nel fuoco,
Più la vostra innocenza in quel cimento
Comparir si vedrà.
Rinaldo.   No, non sperate
Ch’io mi lasci veder da’ miei nemici
In divisa di reo.
Carlo.   La contumacia
Colpevol vi farà.
Rinaldo.   La mia innocenza
Vendicheranno i Dei.
Carlo.   Ma, se tal siete,
Ricusate scolparvi?
Rinaldo.   Io sol ricuso
Comparir nel Consiglio in altre spoglie
Che di Duce e di Pari. Ah! la mia spada