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SCENA X1.

Narsete e Antonia.

Narsete. Antonia, Antonia, apri le luci, e mira...

Antonia. Ohimè con chi son’io? qual luogo è questo?
Giustiniano fù qui? ecc.
.     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     
Ma che folle mi perdo in vani sensi?
Dov’è l’Idolo mio? guidami ad esso
Per i Numi del Cielo, io ti scongiuro.
Che s’ei perse le luci, io queste mie,
Che pur son luci sue, recar gli devo.
Narsete. Sà il Cielo il dolor mio, ma temo, Antonia,
Che il mirarlo t’uccida.
Antonia.   È forse questo
Il maggior de’ miei mali? e che più brama
Un disperato cor, ch’una sol morte?
Guidami ad esso ecc.
.     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     

SCENA XI2.

Sala Reggia con Trono.

Bellisario cieco, poi Giustiniano e Teodora.

Misero Bellisario, eccoti al fine ecc.

.     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     
...Reso infelice non m’avria cotanto.
Stato cieco foss’io quando nel volto
D’Antonia mia fedel gli occhi fissai.
Ma dov’è l’Idol mio? dov’è la Sposa? ecc.
E m’acertò (sic), che qui l’Imperial Trono
Oggi s’innalza, e Giustinian s’attende.

  1. Corrisponde alla sc. III del 5. atto.
  2. Corrisponde alle scene IV e V del 5. atto.