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IL FINTO PRINCIPE 461
Floro. Codardo a me? Cospetto,

Cospettin, cospettone!
Si vedrà chi è più bravo al paragone.
(si battono, e casca di mano la spada a Floro
Floro. Piano.
Dorinda.   Non v’è più tempo.
Vuò che tu estinto cada.
Floro. Vi domando la vita.

SCENA XII.

Lindora prende di terra la spada di Floro
e si pone contro Dorinda.

Lindora. A me la spada.

Floro.   Oh brava!
Dorinda.   Io non pavento
Teco ancora pugnar.
Lindora.   Vieni al cimento.
(si battono, e Lindora ferisce Dorinda in un braccio
Dorinda. Ohimè ch’io son ferita.
Donna, vincesti, e tu ringrazia il fato, (a Floro
Che una femmina alfìn di te più forte
Per or t’abbia sottratto a giusta morte. (parte

SCENA XIII.

Floro e Lindora

Floro. (Che cosa importa a me,

Purchè libero sia da questa noia,
Che m’avesse difeso ancora il boia?)
Lindora. Signor principe, io posso
Ben chiamarmi felice,
Per esser la di lei liberatrice.
Floro. Io vi son obbligato;
Venite al principato.
Colà vi premierò;