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IL MONDO DELLA LUNA 515


SCENA VI.

Bonafede ed Ernesto.

Ernesto. Voi avete due figlie?

Bonafede.   Signor sì.
Ernesto. Fanciulle, o maritate?
Bonafede.   Son ragazze,
E non ho ancora lor dato marito,
Perchè non ho trovato un buon partito.
Ernesto. Avete fatto ben. Nel vostro mondo
Due cattivi mezzani
Soglion far qualche volta i matrimoni:
Uno è il capriccio, e l’altro è l’interesse.
Dal primo ne provien la sazietà,
Dal secondo la nera infedeltà.
Bonafede. Vussignoria favella
Come appunto parlar deve una stella.
Ernesto. Qui non v’è alcun che dica
Di morir per l’amata;
Non v’è alcun che sia fido ad un’ingrata.
Non vedrete chi voglia
Nella tasca portar ampolle o astucci
Con balsami o ingredienti,
Utili delle donne ai svenimenti.
Bonafede. Ma se svien una donna,
Come la soccorrete?
Ernesto.   Accostumiamo
Una corda portare, e quando fanno
Tali caricature,
Le faccian rinvenir con battiture.
Bonafede. Questo, per vero dire,
È un perfetto elisire.
Ernesto. È un elisir che giova;
E credetelo a me, che il so per prova.