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66 la marfisa bizzarra

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     Onde si dava poi gran sicumera
a servir Bradamante il carnovale
alle commedie, ed al caffè la sera.
Ma spesse volte la passava male,
che quella dama, dove il popol era,
lo strapazzava come un animale.
Egli faceva un risolin sardonico,
e poscia diveniva malinconico.
36
     Pur s’affannava per acquistar merito
sempre, e va mulinando qualche tratto
che lo faccia alla dama benemerito.
Qualunque cosa per questo avria fatto,
per non star sempre come nel preterito;
e si pensò che, se con qualche matto
o savio maritar potea Marfísa,
avrebbe avuta grazia in questa guisa.
37
     V’era in quel tempo un uom ricco a Parigi,
che un giorno fu lo scudiere d’Orlando,
come si legge, chiamato Terigi,
ch’era pel mondo andato assai girando,
quando s’usava, seguendo i vestigi
del conte, che gran re venia ammazzando,
e duchi e cavalieri carchi di perle
ed oro e gemme a gran costo d’averle.
38
     Costui previde che il costume antico
aver dovea riforma in tempo corto,
sicché per non restare un di mendico,
quando il padrone avea qualche re morto,
e’ non istava a grattarsi il bellico:
tosto che l’alma andava s’era accorto,
spogliava l’ammazzato d’ogni cosa,
insin della camicia sanguinosa.