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parte prima - capitolo iii 45


Egli passò nel Levante col provveditore generale di mare, S. E. cavaliere Antonio Loredano, di memoria felice.

Aveva io in quella stagione circa a tredici anni.

Le notizie che scrisse di sé da Corfú mio fratello Francesco, e sulle clementi forme colle quali era trattato dal provveditore generale e sul grado d’alfiere che aveva ottenuto, mi fecero suscitare la brama di allontanare anche me da un ammasso di disordini, ch’io conosceva e nel loro peso e nelle loro conseguenze, con la sciagura di scorgermi un ragazzo soggetto ed inutile a suggerire degli argini.

Raccomandato dal zio materno Almorò Cesare Tiepolo a S. E. Girolamo Quirini eletto provveditore generale nella Dalmazia e nell’Albania, col mio picciolo equipaggio, al quale non mi scordai d’accoppiare la cassetta dei miei libri e il mio chitarrino, in etá di sedici in diciassett’anni, salutati i parenti, passai come venturiere in quelle provincie, a conoscere l’indole de’ militari e di que’ popoli.