Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
Mah!... Ora è tardi. La cima
Non si conquista d’un tratto.
Dovevo pensarci prima.
Ora quel ch’è fatto è fatto.
E quel ch’è fatto è tal groppo
Che nemmen Dio può disfarlo,
Mentre il ricordo è, pur troppo,
L’indistruttibile tarlo;
Il tarlo che sempre rode,
Il tarlo che non dà pace,
Sin tanto che fra due prode
Un pover uomo non giace.
Posso pentirmi, se voglio;
Ma quanto a diventar santo,
Sarebbe peccar d’orgoglio
Il mai presumere tanto.
Del resto.... Non sono, è vero,
Un santo; ma, soprattutto,
Non sono adesso, e non ero
Nemmen prima, un farabutto.
Le mie le ho fatte, sicuro;
E non le ho punto scordate;
Ma se le ho fatte, vi giuro
Che le ho anche pagate.