Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/271

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244 Ili esempj Tldea di passaggro della cagione è più fieinplice e più evidente, ed è la cagione passando per esser fante, per aa^er lui, per sdirla e per meriti^ e per me. Rispetto poi all^espressione del quarto e del quinto eaempio si vuole avvertire che, quando la preposizione sia posta non ad un nome, ma a un aggettivo, si richiede io questo caso mettere la voce quanto tra la preposizione e T aggettivo; onde, i due seguenti esempj del Bartoli sono difettosi: Per (Talto intendimento che un uomo sia^ Per alte che siano le speculazioni e sublimi i pensieri^ e sanno dì francese. Io Tesprimerei così. Per quanto un uomo sia dal* io intendimento^ Per quanto siano alte le speculazioni e sublimi i pensieri. I • Essendo stato pessimo uomo in vita^ in morte è re* potato PEK santo. B. 2. Sì di quel d Arriguccio medesimo la sos^enne^ chi ella si chiamò pe^ contenta. B«3* A quella guisa che far {reggiamo a coloro che per affogar sono. B« 4* Epur^ con tutto ciò, io sto per dirvelo. Gecchi. 5. Fattesi uenire per ciascuno due paia di rohe^ disset prendete queste. B* 6. A ciascuno per un giorno s’attribuisca il pe* so e f onore. B. 7. E quivi per pia dì dimorando^ si mostrò forte della persona disagiato, B. Furono alcuni che, mostrandomisi soddisfatti del metodo da me tenuto nel trattare la grammatica, avrebber non ostante voluto che io avessi omesse queste analisi delle idee espresse per le preposizioni, e massime quelle della prepo* sizione/ier. Forse avrebbero amato meglio che io dicessi « delle prime due frasi per esempio, che <V/ la preposizione per è aggiunta quasi a maniera di r^ieno 9 come dice il Gorticelli; il che più piace alla turba de^ lettori, perchè que