Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/272

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a45 sto modo di sciogliere le difficoltà toglie briga a chi legge di dovere stare con la mente raccolta e intensa a poter trapassare entro quando il velo è sottile, essendo cosi difficile il vincere quella naturai pigrizia e indolenza che addormenta gli ingegni; ma io non posso rinegarp la verità che chia-« ra si porge al mio intelletto, per piacere alla moltitudine, e ancora affermo che una preposizione, in qualunque caso si trnovi adoperata, sempre contiene la prima idea originale ad esprimer la quale fu institoita* Ricapitolando il già esposto, dico dunque che alla pre* posizione/>er fu assegnato in origine l’ufficio di esprimere passaggio d*un corpo per un luogo, per esempio, Quando s’accorser eh* io non da^a loco Per lo mio corpo al trapassar de raggia D. Da questa idea d’un corpo per un luogo ^ si venne ad esprimere passaggio d’una cosa per Taltra, d* un’idea per Taltra, d^uoo atto per l’altro, ma sempre passaggio. Nella seguente proposizione, Essi sono PER madre discesi di paltoniere. B* Il pronome essi tien luogo di corpo passante, e madre del luogo per cui si passa • La stessa id ea vedremo esser contenuta in tutti i sopra accennati esempj. Nel primo esempio l’idea passante è riptsiazionè ^ e quello che tiene la vece di luogo è stata di santo j perciò che quella idea bisogna che passi per questa per esser concepita* Nel 2. ridea Ai chiamarsi per contento viene da chia^ mar uno per nome^ dove la uoce è la cosa passante, e nome è il luogo per cui passa la voce; che in fatti l’atto di chia^ mare è un passaggio della voce per le parole o delle paro^ le per la voce. • «