Vai al contenuto

Pagina:Grammatica italiana, Fornaciari.djvu/233

Da Wikisource.

uso delle enclitiche co’ verbi 199

mentársi perdere il coraggio. Altri esempii sono offèndersi, stancársi, pèrdersi, turbársi, addolorársi, annojársi, ecc. ecc.


§ 8. Vi sono poi molti verbi intransitivi che hanno di lor natura forma riflessiva, vale a dire non si adoperano, nell’uso comune, senza le particelle riflessive; e sono quelli chiamati dai moderni riflessivi assoluti, e dagli antichi grammatici neutri passivi. Eccone alcuni all’infinito colla particella si:

abboccársi dimenticársi pentírsi
accòrgersi diportársi peritársi
addársi impadronírsi ravvedérsi
adirársi ingegnársi ricordársi
ammalársi dolérsi riposársi
appórsi incollerírsi risentírsi
arrèndersi lagnársi scordársi
astenérsi lamentársi sovvenírsi
corrucciársi maravigliársi vergognársi.

Alcuni di tali verbi o nel verso od anche nella prosa più eletta possono perdere le particelle; p. es. ammaláre, ricordáre, rammentáre, lamentáre, leváre, maravigliáre.


§ 9. Anche gli infiniti degli intransitivi assoluti sottostanno alla regola data qui sopra (§ 5): p. es. pòsso pentírmi e mi pòsso pentíre: vogliáte ricordárvi e vogliátevi ricordáre, ecc. Si va perduta dopo i verbi fare e lasciare accompagnati dalle particelle pronominali dimostrative lo, la, gli, ecc. o da un oggetto: p. es. lo fánno ravvedére; fánno pentíre i viziósi. Ciò peraltro quando non ne possa venire alcun equivoco.

I participii passati di alcuni verbi riflessivi assoluti, se perdono la particella si, acquistano senso di aggettivi, p. es. disperáto, adiráto, ecc.