Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/170

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1929-1933: MISCELLANEA I 163 tonn. |D, W. C. 1 958 838; le perdite al 31 dicembre 1921 furono: piroscafi 354, per tonn. 1 270 348. Della vecchia flotta rimanevano 290 piroscafi, per tonn. 688 496. Fino al 31 dicembre 1921 furono costruiti 122 piroscafi per tonn. D. W. C. 698 979 e comprati all’estero 143 per 845 049, furono ricuperati dalla Regia Marina 60 per 131 725 e incorporati dalla Venezia Giulia 210 per 763 945, cioè l’aumento complessivo fu di 535 per 2 437 698, portando la flotta complessiva a 856 per 3 297 987. Alla fine del 1926 l’Italia aveva costruito inoltre 33 navi per 239 776 tonn. lorde. Le motonavi tendono ad aumentare in confronto dei piroscafi. Le 763 945 tonn. provenienti dalla Venezia Giulia furono il risultato di negoziati al Congresso della Pace con l’Inghilterra, la Francia e la Jugoslavia. Le perdite della marina di linea (piroscafi per viaggiatori) furono meno gravi che per la flotta da carico e perciò non prontamente riparate. Così, nel dopoguerra si ebbe naviglio da carico eccessivo e di linea manchevole. Disarmo e caduta di noli per quello, richiesta e rialzo di noli per questo. Avvenne così specializzazione delle compagnie: alcune si dedicarono al carico, altre alla linea, alienando la propria flotta di carico e specializzandosi («teoricamente la specializzazione è un progresso, perché porta a minor costo: ma in caso di crisi di uno o altro ramo, la specializzazione porta al fallimento, perché non esiste più il compenso reciproco»; A. G.). Alla flotta di linea si pose un problema fondamentale: navi per emigranti o navi per viaggiatori di classe? Le maggiori compagnie si decisero nel senso di dare maggior peso ai piroscafi di lusso. Crisi dell’emigrazione per restrizioni legislative. Così si ebbe sviluppo di grandi piroscafi di lusso, per i quali non c’è limitazione di spazio e di comfort dati i noli alti. Tendenza verso il grande tonnellaggio. Per legge economica del rendimento crescente. L’aumento della lunghezza, altezza, larghezza porta ad un aumento più che proporzionale della portata utile, cioè dello spazio dedito al carico. Cresce pure, più che proporzionalmente alla spesa di costruzione | e d’esercizio, il rendimento delParmatore. La velocità invece deve essere moderata, per essere economica (non