Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/310

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1930: (miscellanea) 303 ritoriale, sia sociale (e l’uno non è poi che funzione dell’altro) era minimo; in un certo senso lo Stato era una «federazione» di classi: le classi subalterne avevano una vita a sé, istituzioni proprie ecc. e talvolta queste istituzioni avevano funzioni statali: (cosi il fenomeno del «doppio governo» nei periodi di crisi assumeva un’evidenza estrema). L’unica classe esclusa da ogni vita propria, era quella degli schiavi nel mondo classico e quella dei proletari nel mondo medioevale. Tuttavia se per molti rispetti schiavi antichi e proletari medioevali si trovavano nelle stesse condizioni, la loro situazione non era identica: il tentativo dei Ciompi non produsse certo l’impressione che avrebbe prodotto un tentativo simile degli schiavi a Roma (Spartaco che domanda di essere assunto al governo coi patrizi ecc.). Mentre nel Medio Evo era possibile un’alleanza tra proletari e popolo e ancor di più, l’appoggio dei proletari alla dittatura di un principe, niente di simile nel mondo | classico. Lo Stato moderno abolisce molte autonomie delle classi subalterne, abolisce lo Stato federazione di classi, ma certe forme di vita interna delle classi subalterne rinascono come partito, sindacato, associazione di cultura. La dittatura moderna abolisce anche queste forme di autonomia di classe e si sforza di incorporarle nell’attività statale: cioè l’accentramento di tutta la vita nazionale nelle mani della classe dominante diventa frenetico e assorbente. Cfr Quaderno 25 (xxm), pp. 19-20. § (19 ). Il problema dei giovani. «I fascisti hanno vissuto troppo la storia contemporanea per avere l’obbligo di conoscere alla perfezione quella passata». Mussolini, prefazione a Gli Accordi del Laterano. Discorsi al ParlamentOy Libreria del Littorio, Roma 1929 \ § (20). Documenti del tempo. Un documento molto importante e interessante è la Relazione della Commissione d’indagine per la spedizione polare dell’aeronave «Italia», stampato per disposizione del Ministero della Marina nel 1930 a Roma dalla «Rivista Marittima»1. («Caporetto»). § (21 ). La diplomazia italiana prima del 1914. Un documento molto interessante e curioso su questo argomento è il volume di Alessandro De Bosdari, Delle guerre balcaniche, della grande guerra e di alcuni fatti preceduti ad esse, 304