Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/425

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IIOO QUADERNO 9 (xiv) « considerato come «tesi» ma non come «antitesi»; efficiente come tesi, ossia nel momento della resistenza e della conservazione, è rigettato come antitesi, ossia come iniziativa e come spinta progressiva. Possono esistere « fini » per la resistenza e la conservazione, non per il progresso e l’iniziativa. La passività è la conseguenza di tale concezione, poiché invece proprio l’antitesi (che presuppone il risveglio di 11 forze ancora latenti e addormentate) ha | bisogno di fini, immediati e mediati, per il movimento. Senza la prospettiva dei fini concreti, non si riesce a mantenere il movimento. Cfr Quaderno 16 (xxn), pp. 34 bis - 3^. ( 7/. Argomenti di cultufthJt male minore. ^6i potrebbe trattare forma^di-òpotogo. Il cOIicette^di male nTÎÏÏÜTT^e dei più relativi. C’è sempre un male ancora minore di quello precedentemente minore e in confronto di un pericolo maggiore in confronto di quello precedentemente maggiore. Ogni male maggiore diventa minore in confronto di un altro ancor maggiore e cosi all’infinito. Si tratta dunque niente altro che della forma che assume il processo di adattamento a un movimento regressivo, di cui una forza efficiente conduce lo svolgimento, mentre la forza antitetica è decisa a capitolare progressivamente, a piccole tappe, e non d’un solo colpo, ciò che gioverebbe, per l’effetto psicologico condensato, a far nascere una forza concorrente attiva, o a rinforzarla se già esistesse. Poiché è giusto il principio che i paesi più avanzati in un certo svolgimento sono l’immagine di ciò che avverrà negli altri paesi dove il movimento è agli inizil, la comparazione è d’obbligo. Cfr Quaderno 16 (xxii), pp. 34 - 34WS. § (8). Passato e presente. Azioni e obbligazioni. Quale radicale mutamento porterà nell’orientamento del piccolo e medio risparmio l’attuale depressione se si prolunga ancora per qualche tempo? Si può osservare che la caduta del mercato azionario ha determinato uno smisurato spostamento di ricchezza e un fenomeno mai visto, di espropriazione «simultanea» di vastissime masse della popolazione, specialmente in America, ma un po’ da per tutto. Il sistema introdotto dal governo italiano pare il più razionale e organico, per certi gruppi di paesi, almeno, ma quali conseguenze potrà avere? Si osserva una differenza tra le azioni e le obbligazioni industriali, e una differenza ancora tra azioni e obbligazioni del mercato libero e obbligazioni di Stato. Il pubblico cerca di disfarsi completamente delle azioni, svalutate in misura inaudita, preferisce le obbligazioni industriali alle azioni, ma preferisce le obbligazioni di Stato alle une e alle altre. Si può dire che il pubblico rompe ogni legame diretto col regime capitalistico, ma non rifiuta la fiducia allo Stato; vuole partecipa- '