Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/444

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i932' (miscellanea) 1119 nia; e questa distinzione ha importanza perché dipende dalla politica francese tendente a isolare la Prussia e a fare alleati della Francia la Baviera e i tedeschi meridionali, compresi gli austriaci). Questo modo di porre la quistione dinanzi alle masse popolari da parte di tutte le varie tendenze del nazionalismo è tutt'altro che privo di efficacia. Ma è storicamente esatto? Quante volte la Germania è stata invasa dai francesi? (Bisognerebbe contare tra le invasioni francesi anche l’occupazione della Ruhr del 1923). E quante volte l’Italia è stata invasa dai francesi? E quante volte la Francia è stata invasa dagli inglesi ecc.? (Le invasioni inglesi: la lotta della nazione francese per espellere l’invasore e liberare il territorio ha formato la nazione francese prima della Rivoluzione; è scontata dal punto di vista del patriottismo e del nazionalismo, sebbene il motivo antinglese, a cause delle guerre della rivoluzione e di Napoleone, si sia trascinato, specialmente nella letteratura per i giovani - Verne ecc. — fin nell’epoca della Terza | Repubblica e non sia completamente morto). Ma dopo il 1870 il mito nazionalistico del pericolo prussiano ha assorbito tutta o quasi l’attenzione dei propagandisti di destra e ha creato l’atmosfera di politica estera che soffoca la Francia. § (40). Machiavelli. Rapporti di forza ecc. Nello studio del terzo grado o momento del sistema dei rapporti di forza esistenti in una determinata situazione, si può ricorrere al concetto che nella scienza militare è chiamato della « congiuntura strategica » ossia, con più precisione, del grado di preparazione strategica del teatro della lotta, uno dei cui elementi principali è dato dalle condizioni qualitative del personale dirigente e delle forze attive che si possono chiamare di prima linea (comprese in esse quelle d’assalto). Il grado di preparazione strategica può dare la vittoria a forze « apparentemente » inferiori a quelle avversarie. (Si può dire che questa preparazione tende a ridurre a zero i cosi detti « imponderabili », cioè le reazioni immediate, in un momento dato, delle forze tradizionalmente passive o semipassive). (Tra gli elementi di questa preparazione strategica sono da porre quelli considerati nelle osservazioni fatte su un « ceto militare » che fiancheggia l’organismo tecnico dell'esercito, la cui preparazione è curata da tutti i paesi: ufficiali in congedo, associazioni di corpi militari in congedo, che mantengono lo spirito di corpo anche dopo la fine del servizio militare attivo ecc.)