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1932* NOTE SUL RISORGIMENTO ITALIANO II75 riamente. Le forze tendenti all’unità erano scarsissime, disperse, senza legami tra loro e senza capacità di crearseli. Le forze contrastanti a quelle unitarie erano potentissime, coalizzate, e specialmente come Chiesa assorbivano in sé una gran parte delle energie nazionali che altrimenti sarebbero state unitarie, dando loro un indirizzo cosmopolita-clericale. I fattori internazionali e specialmente la Rivoluzione francese, stremando queste forze reazionarie e logorandole, potenziano per contraccolpo le forze nazionali in se stesse scarse e inefficienti. È questo il contributo più importante della Rivoluzione, molto difficile da valutare e definire, ma che s’intuisce di peso decisivo nel dare l’avviata al moto del Risorgimento. Tra le altre memorie presentate al Congresso è da notare quella di Giacomo Lumbroso su La reazione popolare contro i francesi alla fine del 1700. Il Lumbroso sostiene che «le masse popolari, specialmente contadinesche, reagirono non perché sobillate dai nobili e neppure per amor di quieto vivere (difatti, impugnarono le armi!) ma, in parte almeno, per un oscuro e confuso amor patrio o attaccamento alla loro terra, alle loro istituzioni, alla loro indipendenza (!?): donde il frequente appello al sentimento nazionale degli italiani, che fanno i "reazionari”, già nel 1799 »9, ma la quistione è mal posta così e piena di equivoci. Cosa vuol dire la parentesi ironica del Volpe che non si possa parlare di amor di quieto vivere perché si impugnano le armi? Non c’è per nulla contraddizione, perché «quieto vivere» è inteso in senso politico di misoneismo e çonservatorismo e non esclude la difesa armata delle proprie posizioni sociali. Inoltre la quistione dell’atteggiamento delle masse popolari non può essere impostata indipendentemente da quella delle classi dirigenti, perché le masse popolari si muovevano per ragioni immediate e contingenti contro gli « stranieri » invasori in quanto nessuno aveva loro insegnato a conoscere un indirizzo politico diverso da quello localistico e ristretto. Le reazioni spontanee delle masse popolari servono a indicare la forza di ] direzione delle classi alte; in Italia i liberali-borghesi trascurarono 84 sempre le masse popolari ecc. Cfr Quaderno 19 (x), pp. 19-2.5. ^p”(i09. Bibliografia. Al XII Congresso internazionale di Scien- «eJStoriche che si terrà a Varsavia dal 21 al 28 agosto 1933 saranno presentate le seguenti relazioni sul Risorgimento; i°) G. Volpe, I rapporti politici diplomatici tra le grandi potenze europee e l Italia durante il Risorgimento; 20) A. C. Jemolo, L'Italia religiosa del secolo xviii; 30) Pietro Silva, Forze e iniziative nazionali ed influenze straniere neWopera dell'assolutismo illuminato in Italia K Cfr Quaderno 19 (x), pp. 26-27. 1