Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/561

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1236 QUADERNO IO (XXXIII) politico come avanguardia di ogni movimento storico progressivi). ^^Croce-Loria. Si può mostrare che tra il Croce e il Loria la differenza non è poi molto grande nel modo di ìntèF pretare la filosofia della praxis. Il Croce, riducendo la filosofia della praxis a un canone pratico di interpretazione storica, col quale si attira l'attenzione degli storici sull’importanza dei fatti economici, non ha fatto che ridurla ad una forma di «economismo». Se si spoglia il Loria di tutte le sue bizzarrie stilistiche e sfrenatezze fantasmagoriche (e certo molto di ciò che è caratteristico del Loria si viene cosi a perdere) si vede che egli si avvicina al Croce nel nucleo più serio della sua interpretazione (cfr a questo proposito Conversazioni Critiche, I, pp. 291 sgg.)1. SKtoria speculativa e necessità di una più grassa Miner- vO^eon Battista Alberti ha scritto dei matematici: «QuêllT œîsoïôingegno, separata ogni materia, misurano le forme delle cose. Noi perché vogliamo le cose essere poste da ve- derejDer questo useremo più grassa Minerva»2. Se fosse vero, in modo cosi generico che la storia dell’Europa del secolo xix è stata storia della libertà, tutta la storia precedente sarebbe stata altrettanto genericamente storia dell’autorità; tutti i secoli precedenti sarebbero stati di uno stesso color bigio e indistinto, senza svolgimento, senza lotta. Inoltre: un principio egemonico (etico-politico) trionfa dopo aver vinto un altro prmcjpfo ( e averlo assunto come suo momento, direbbe appiàntoiî^roce):“Mïrpsrché lo vincerà?^Fer sue doti intrìnseche di carattere” logico & "e razionale astratto? Non ricercare le ragioni di questa vittoria significa fare storia esteriormente descrittiva, senza rilievo di nessi necessari e causali. Anche il Borbone rappresentava un principio etico-politico, impersonava una « religione» che aveva i suoi fedeli nei contadini e nei lazzari. _Xi.*è-dmique_sempre stata lotta tra due principii egemonici, jra due ^xellffloS^-exiarorr^rà non solo descrivere l'espan- sione trionfale di una di esseTma^giustiiicarla storicamente. Bisogrreràspîégare perché nel 1848 i contadini croati com- batterono contro i liberali milanesi e i contadini lombardoveneti combatterono contro i liberali viennesi. Allora il nes-