Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/796

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i932“i933: (introduzione alla filosofia) 1471 §( 49). L’osservazione contenuta nella Sacra Famiglia che il linguaggio politico francese equivale al linguaggio della filosofia classica tedesca1 è stata espressa «poeticamente» dal Carducci nell’espressione: «decapitaro, Emmanuel Kant, Iddio — Massimiliano Robespierre, il re». A proposito di questo riavvicinamento carducciano tra la politica pratica di | M. Robespierre e il pensiero speculativo di E. Kant, 59 bis B. Croce registra una serie di «fonti» filologiche molto interessanti, ma che per il Croce sono di portata puramente filologica e culturale, senza alcun significato teorico o « speculativo». Il Carducci attinse il motivo da Enrico Heine (terzo libro del Zur Geschichte der Religion und Philosophie in Deutschland del 1834). Ma il riavvicinamento di Robespierre a Kant non è originale dello Heine. Il Croce, che ha ricercato l’origine del riavvicinamento, scrive di averne trovato un lontano cenno in una lettera del 21 luglio 1795 dello Hegel allo Schelling (contenuto in Briefe von und an Hegel, Lipsia, 1887,1, 14-16), svolto poi nelle lezioni che lo stesso Hegel tenne sulla storia della filosofia e sulla filosofia della storia. Nelle prime lezioni di storia della filosofia, Hegel dice che «la filosofia del Kant, del Fichte e dello Schelling contiene in forma di pensiero la rivoluzione», alla quale lo spirito negli ultimi tempi ha progredito in Germania, in una grande epoca cioè della storia universale, a cui «solo due popoli hanno preso parte, i Tedeschi e i Francesi, per opposti che siano tra loro, anzi appunto perché opposti»; sicché, laddove il nuovo principio in Germania «ha fatto irruzione come spirito e concetto» in Francia invece si è esplicato «come realtà effettuale» (cfr Vorles. über die Gesch. d. Philos., 2 (ed.), Berlino, 1844, III, 485). Nelle lezioni di filosofia della storia, Hegel spiega che il principio della volontà formale, della libertà astratta, secondo cui «la semplice unità deH’autocoscienza, l’Io, è la libertà assolutamente indipendente e la fonte di tutte le determinazioni universali», «rimase presso i Tedeschi una tranquilla teoria2, ma i Francesi vollero eseguirlo pratica- mente» (Vorlesungen über die Philosophie der Geschichte, 3 (ed. ), Berlino, 1848, pp. ^31-32). (Questo passo di Hegel