Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, III.djvu/558

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i934'I935: (risorgimento italiano) 2059 Foresti sul periodo 1856-58, quando il Pallavicino, presidente della Società Nazionale di àui era segretario G. La Farina, lavorava a creare il blocco liberale di destra e del centro su due caposaldi : « opinione italiana », « esercito sardo ». Un detto del Pallavicino: «il rivoluzionario italiano, uomo fortissimo sul campo delibazione, è | troppo spesso un fanciullo in quello del pensiero») \ È da rilevare che nell’attuale storiografia del Risorgimento, che è tendenziosissima a modo suo, si dà come «acuto realismo politico » tutto ciò che coincide col programma piemontese dei moderati: è un giudizio del senno di poi abbastanza ingenuo e poco acuto: corrisponde alla concezione dei «Gesta dei per Allobrogos» riverniciata e spolverata di qualche concetto moderno. Cfr Quaderno 1 (xvi), p. 64 bis. § ( 34 ). Giuseppe Solitro, Due famigerati gazzettieri dell'Austria (Luigi Mazzoldi, Pietro Perego), Padova, Draghi, 1927, L. 15. (Nella recensione pubblicata dalla «Fiera Letteraria» del 16 dicembre 1928, Guido Zadei scrive di possedere materiale inedito e non sfruttato sul Mazzoldi e su una curiosa polemica in cui Filippo Ugoni accusa il Mazzoldi di propaganda comunista *, che vorrà poi dire di propaganda per la riforma agraria in senso austriacante). Cfr Quaderno 1 (xvi), p. 64bis. § (35). Gioberti e il cattolicismo liberale. Nella prefazione alle Letture del Risorgimento il Carducci scrive: « Staccatosi dalla Giovane Italia nel 1834 tornò a quello che il Santarosa voleva e chiamava cospirazione letteraria ed egli la fece con certa sua filosofia battagliera, che molto alta portava la tradizione italiana, finché usci nell’agone col Primato e predicando la lega dei principi riformatori, capo il pontefice, attrasse le anime timorose e gli ingegni timorosi, attrasse e rapi8 il giovane clero, che alla sua volta traevasi 1 a Nel ms: «attrasse a sé», corretto secondo il testo a.