Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/102

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8o Lo sviluppo di un pianeta massa iniziale non ripetono nei particolari, l’uno la storia dell’evoluzione dell’altro; ma in tesi generale essi rispettivamente seguono parte della stessa strada». Pertanto un futuro che Lowell prevede perla Terra è che essa debba soffrire, come apparentemente Marte ha fatto, la perdita dei suoi oceani, mari, fiumi, ed altri serbatoi di acqua. Le sue acque devono ritirarsi verso l’interno del pianeta, che si raffredda, attraverso ai crepacci ed alle fessure, grandi e piccole, della sua superficie. Inoltre, sopra qualsiasi superficie liquida ha sempre luogo la evaporazione, cosicché le sue molecole sono di continuo innalzate neU’aria e le più veloci di queste, quando esse giungono ai confini dell’atmosfera, spiccano il volo da essa negli spazi interplanetari — quindi dapprima lasciano un pianeta i gaz più leggeri, di poi alcune parti di quelli più pesanti, compresi i costituenti gazosi dell’acqua. « Questi stadi nel disfarsi inevitabilmente della loro idrosfera sono palesati con esempi oggidì dalla Terra, da Marte e dalla Luna. Sulla Terra i fondi dei mari ancora ritengono i mari ; su Marte essi nutrono soltanto la vegetazione; sulla Luna essi non contengono affatto cosa alcuna ». Lowell va più oltre coll’asserire che la perdita di acqua ha progredito attraverso gli evi che son passati sulla Terra, e che il processo ha pur luogo sotto agli occhi nostri oggidì, — il terreno sta avanzandosi a detrimento delle acque, i deserti si amplificano, la caduta della pioggia tende a diminuire lungo le zone semi-tropicali. Entro un tempo a venire, che noi non possiamo computare, ma che è inevitabile, la Terra, adagio adagio disseccandosi, deve diventare un pianeta di Sahara ; paragonabile nell’aspetto a quelli esibiti a noi da Marte, e più grande per dimensioni, come la Terra è più grande che il suo arido vicino. La melanconica previsione del Prof. Lowell interessa