Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/105

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L’interno della Terra 83 Il pianeta gazoso-liquefatto. Nei capitoli precedenti il tipo di sviluppo che è stato principalmente considerato si fu quello di una sfera parzialmente liquefatta, che è andata perdendo il calore e che, come questo avvenne, si è solidificata. Ma noi abbiamo sempre tenuta in mente una variazione di questo processo, oppure un’addizione ad esso. Quando la nebulosa primitiva di un sistema solare cominciò da principio ad assumere la forma di una doppia spirale, e che dei nodi o nuclei apparirono sulle sue braccia distese, vi era ancora una grande quantità di materia nebulosa di proprietà di nessun corpo ; e noi abbiamo supposto che questa materia fosse attratta dai nuclei, che per tal modo crebbero continuamente più grandi e con attrattività più potente. Quando i nuclei finalmente e definitivamente emersero quali pianeti, il processo di assimilazione ancora progredì ed i pianeti nucleari, di continuo attrassero a loro stessi dei frammenti distaccati della materia da cui essi da principio erano emersi. In tal guisa, come un’alternativa alla Terra gazeo-liquefatta che si solidifica raffreddandosi, noi abbiamo una Terra che s’accresce coll’aggregarsi altri corpi. Invece del raffreddamento, la Terra primaria cominciò coll’au- mentare di calore e di dimensioni. Questo secondo concetto ha grandemente alterato le vedute che si erano accolte nell’ultimo secolo, circa il primitivo sviluppo della Terra. L’immagine della Terra primaria che era il risultato della teoria di Laplace, la raffigurava come una piccola stella, un globo liquido con una pesante coltre di vapori, la quale riteneva nelle sue ripiegature le future acque del globo, nonché dei gaz pesanti. Dopo di ciò il globo liquido fu creduto aver principiato a solidificarsi verso la sua superficie. Esso