Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/106

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84 Lo sviluppo di un pianeta avrebbe dapprima avuto una temperatura di circa 2500 gradi, ossia qualche poco al disotto del calore rosso del ferro; e l’atmosfera da cui esso era circondato avrebbe trattenuto ancora tutte le acque, tutto il gaz acido carbonico e tutto l’ossigeno, i quali corpi dipoi divennero racchiusi sulle cose morte 0 viventi. Dopo un certo tempo, come progredì il raffreddamento, gli oceani sarebbonsi formati dall’atmosfera; e potrebbero aver coperta l’intiera Terra, od essersi temporariamente allogati in una qualche gran depressione del globo. Nel primo periodo, ossia in quello senza oceani, le pressioni delle roccie formantisi avrebbero dapprima cominciato ad operare, in parte a cagione dell’ azione di solidificazione, in parte per le fluttuazioni del calore. Quindi nel secondo periodo quando gli oceani furono deposti, l’azione dell’acqua, l’azione dell’atmosfera in moto, e l’accumulazione di sedimenti, avrebbero portato in gioco nuove forze, ed al termine di quella che può essere descritta come seconda era, la crosta superiore della Terra avrebbe cominciato a prender forma. Obbiezioni alle teorie della gazeo-liquefazione. Quella è la teoria, stabilita nel modo più conciso, dello sviluppo della Terra da un corpo gazoso-lique- fatto. Ma, pur semplice e plausibile come essa appare, vi sono tuttavia delle obbiezioni ad essa che ne scuotono la probabilità. In primo luogo, non si è mai trovata traccia alcuna della crosta originale del globo. Non vi è roccia che noi possiamo indicare e dire di essa definitivamente « qui è la prima roccia del globo, formata dalla materia greggia della terra liquefatta, prima che esistesse la vita, e prima che fossero depositati abbasso gli oceani ». In secondo luogo vi sono ragioni positive per credere che nessuna gran coperta d’atmosfera