Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/177

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L'azione vulcanica 155 nirne fuori, che essa sviluppa delle forze esplosive, sebbene nessuna lava venga alla luce. Presentemente il numero dei vulcani più attivi sulla superficie della Terra è forse di 350. Nel periodo al quale noi assegniamo le roccie Archeane, è possibile che la Terra fosse fittamente bucherellata da piccoli spiragli come ci appare adesso essere la Luna: ma nelle età tra quel tempo ed oggidì la distribuzione dell’azione vulcanica sopra la superfìcie sembra di essere stata in modo generale pressoché identica a quella del tempo presente. Non vi è alcunché per dimostrare che abbia avuto luogo un costante declinare dell’azione vulcanica, sebbene vi siano dei segni che essa sia sorta e poi sia cessata, risorta e cessata di nuovo un’altra volta. La teoria esplosiva dei terremoti. Un tentativo ingegnosissimo è stato fatto da un matematico, il Dott. T. Jè See (i), dell’Osservatorio Navale degli Stati Uniti dell’America del Nord, in California, per dimostrare che le stesse cause, le quali producono delle eruzioni vulcaniche entrano pure nella formazione di montagne, e che tanto le une quanto l’altra provengono dall’infiltrazione di acque degli oceani, mari, e laghi negli strati caldi sotto la buccia della Terra. Allora l’acqua venendo a trovarsi in un ambiente riscaldato dà origine a vapore, e per tal modo mette in azione delle forze che possono subitaneamente produrre delle eruzioni vulcaniche, 0 che dopo di essere rimaste latenti per lunghi (i) « The Cause of Earthquakes, Atountain Formations, and Kindred Phenomena connected with thè Physics of thè Earth », di T. J. J. See (« Proc. of American Philosophical Society, » Voi. XLV (1907), pag. 274 e seg.). Altre memorie sullo stesso argomento : Voi. XLVI (1907), pag. 369 e seg.; pag. 190 e seg.; Voi. XLVIII (1908), pag. 157 e seg.