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L’atmosfera 169

vi fosse una massa di roccia fusa che trattenesse dei gaz in soluzione: ed egli ha considerato le eruzioni vulcaniche come sintomi che tengono dietro al prorompere attraverso la crosta di questa lava gazoso-liquefatta. Egli ha negato tuttavia, che i gaz che i vulcani emettono provengano dall’acqua del mare: ed egli ha proclamato che tanto l’ossigeno quanto le materie saline che le lave rivelano, erano di un’origine più profonda: e, che per conseguenza, l’interno in fusione della Terra deve aver racchiuso in sè tanto la sostanza dell’acqua, come le materie prime dei sali. Se egli fosse interrogato circa il modo col quale questa sostanza dell’acqua sia venuta a trovarsi ivi, egli replicherebbe che nei più primitivi periodi del globo solidificato, le acque della Terra non se ne stavano tutte al disopra in nuvole di vapore, ma che altrettante parti di esse, a quante ne potessero dar ricetto le roccie fuse, erano unite in soluzione con queste roccie. In realtà, nei giorni i più primitivi, queste basi rocciose potevano essere, esse stesse, in uno stato gazoso.... «Se l’ossigeno era allora presente, egli è probabile che l’idrogeno vi fosse parimenti, e che, mentre che il raffreddamento procedeva e che le basi della Terra prendevano la parte loro spettante dell’ossigeno, così l’idrogeno ne prendeva pure la sua. In questo modo la sostanza dell’acqua sarebbe stata un costituente del magma liquefatto, tanto quanto gli altri elementi e minerali», Questo concetto dell’origine dell’acque dà un nuovo significato alla frase: «le acque che sono sotto la Terra»,

Contributi vulcanici.


Pare ad ogni modo essere legittimo il supporre che il primitivo vapore d’acqua ed il primitivo acido carbonico siano stati espulsi nella prima epoca vulcanica. Ai giorni nostri un vulcano erutta fuori quantità im-