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176 Lo sviluppo di un pianeta perturbazioni chimiche e fisiche molto più radicali di quanto oggidì non succeda. Figuier, una generazione addietro, dipinse il globo primitivo come sommerso in torrenti di pioggia continua ; la sua compagine scossa da terremoti senza fine ; la sua atmosfera tenuta in agitazione da perpetui temporali ; e forse il quadro presenta delle garanzie di probabilità. Alfine, tuttavia, l’acqua si assestò entro cavità. Vi sarebbero dei posti sulla Terra dove la temperatura della crosta era più bassa che altrove ed ivi si sarebbero formati i primi mari. 11 Prof. A. B. Macallum (i) ha supposto che la crosta primitiva fosse sottile e cedevole, ed ogni qualvolta una quantità considerevole di pioggia cadesse sopra di essa, essa diventerebbe depressa, e sarebbe per tal modo convertita in cavità per i letti dei primi oceani. La composizione di questi primi oceani sarebbe stata molto diversa dalle condizioni di quelli moderni. Dapprima, per un tempo brevissimo, l’acqua in essi sarebbe stata quasi pura : ma ben presto vi si sarebbero accumulati dei sali. Essi sarebbero derivati dalla crosta della Terra in cui l’acqua giacesse in cavità; ed anche, dai sali presenti nelle roccie delle terre asciutte, e portati ai mari dai fiumi. Nelle acque dei primi fiumi, i sali sarebbero stati presenti in quantità dipendenti dalle quantità di essi nelle roccie ed anche secondo la loro solubilità nell’acqua. La composizione dei mari sarebbe divenuta ben presto la stessa di quella dei fiumi. Essa avrebbe compreso probabilmente, uguali quantità di potassio e di sodio; ed è anche possibile che il magnesio fosse abbondante più del sodio ; ed il calcio sarebbe stato ancor più abbondante dell’uno e dell’altro. (i)« Transactions Canadian Institute », Voi. VII, Part. Ili, 1904.