Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/246

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222 Lo sviluppo di un pianeta bilmente prolungato. Inoltre egli è possibile, come di già è stato veduto, che il terreno possa essere soggetto ad innalzamento, e se la ragione di innalzamento fosse uguale alla degradazione l’altezza media del continente non ne sarebbe punto influenzata. Sir Archibald Geikie, nel citar esempi di qualcuno dei risultati che sorgono da un computo aritmetico della rimozione della superficie delle terre per mezzo dei fiumi (i) — tali come per es., quella dell’intiera Europa, se essa fosse abbassata nella stessa ragione che lo è la pianura del Piemonte dal Po, essa sarebbe ridotta a livello del mare in un mezzo milione di anni — osserva che, sebbene questi risultati non siano strettamente precisi, essi non sono peraltro delle semplici congetture. Considerati con attenzione, essi suggeriscono dei dubbi circa ai lunghissimi periodi di tempo che sono richiesti dai geologi per il compimento di molte variazioni geologiche. La stessa autorità fornisce un altro metodo di calcolo. Ponendo per fermo che la media della pioggia che cade in un anno sovra le isole Britanniche sia di 36 pollici (91 cm.), e che il suo volume totale sia di circa 68 miglia cubiche (Km. cubi 272,272) di acqua, egli presume che un quarto di essa sia ricondotto al mare dai corsi d’acqua. Se la fangosità ha da essere stimata ad y- del volume dell’acqua, noi giungiamo alla conclusione che un piede (30 cm.) delle Isole Britanniche è spianato via entro ogni periodo di 88ooanni. L’altezza media delle isole essendo stimata di circa 650 piedi (circa m. 200), essi potrebbero esser spianati in circa milioni cinque e tre quarti di anni. La perdita non è uguale da tutte le parti delle terre. La ripartizione della perdita deve sempre essere preponderante dalla parte delle super- fici inclinate. Nel caso di una regione in cui nove (1) « Text Book of Geology » (4* ediz. 1904). Voi. I, pag. 483-4.