Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/341

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L’influenza della vita 317 deduzione. Le deduzioni hanno cambiato alquanto dai tempi di Lyell in poi. Sebbene Lyell andasse a rilento nel sostenere la generalizzazione di Darwin, che tutti i cambiamenti nelle specie siano avvenuti dall’accumulazione di differenze minute, egli peraltro aveva stabilito un principio quasi identico nella dottrina dell’uniformità dello sviluppo geologico, — vale a dire, che ogni cambiamento sulla superficie della Terra era prodotto da cause simili a quelle tuttora operanti ai giorni nostri. Questa fu una dottrina vivacemente criticata dai geologi dei suoi tempi, persino da Adamo Sedgwick, l’ultimo degli abili difensori della scuola Catastrofica, il quale osservava: « Sebbene noi non abbiamo ancora trovato le traccie sicure di qualche grande catastrofe diluviana, la quale noi possiamo affermare essere compresa nel periodo dell’uomo, noi abbiamo almeno dimostrato che dei parossismi di energia interna accompagnati da sollevazioni di catene di montagne, e seguiti da potenti ondate, e che desolavano intiere regioni della Terra, facevano parte del meccanismo della natura » (1). L’evoluzione graduale presupposta da Lyell ha fatto abbandonare le catastrofi a cui Sedgwick era così riluttante a rinunciare. Ma le dottrine fisiche delle alterazioni sulla faccia della Terra avevano cambiato nell’ultima generazione, ed ora stanno cambiando. Quella che poteva essere descritta come la teoria dell’uniformità di deboli cambiamenti, è stata allargata coll’idea di un cambiamento ciclico. Essa è molto chiaramente dichiarata in un discorso tenuto dal Prof. Bailey Willis dell’Università di Chicago (2). (1) Citazione fatta da Sir A. Geike nelle conferenze di Rede, « Darwin as Geologist » (Camb. Univ. Press), 1909. (a) Discorso alla Sezione Geologica, Associazione Americana per il progresso delle Scienze, Boston (1910).