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L’influenza della vita 331 alte forme, ma sembra pure esser vero delle più primitive forme antenate, le Tallofiti, sebbene esse esistano in quantità e in numero molto maggiore nel mare anziché sulle terre 0 sulle acque che tra le terre stanno. Ma le Tallofiti d’acqua dolce, le alghe, appaiono possedere in un grado più alto che le forme marine quei caratteri da cui scaturiscono nuove forme, e sono probabilmente del tipo capo-stipite. Se viene accolto questo modo di vedere, esso suggerisce che noi dovremmo indugiare prima di accettare intieramente la teoria che la vita ha cominciato nel mare ed è migrata di poi sulle terre. Esso ad ogni modo fornisce un qualche fondamento per l’alterna supposizione; che la vita, cioè, siasi sviluppata primariamente sulle terre e nell’acque terrestri, ed abbia di poi migrato al mare. Facendo ritorno dal regno vegetale a quello animale, vi sono delle ragioni consimili a quelle che spiegano la difficoltà di riconoscere le Tallofiti negli strati più primitivi, le quali ragioni rendono comprensibile l’assenza dei più semplici animali, i Protozoi. 1 Protozoi, solitamente minuti organismi mono-cellulari, sono in alcuni casi così simili alle Tallofiti, che l’assegnare alcuni organismi all’uno od all’altro regno è faccenda dubbiosa. Alcuni di essi non sono stati trovati affatto nello stato fossile; ma altri hanno sostenuto una parte molto importante colla loro contribuzione alle marne. Le spugne Porifore, i Celenterati (1), pesci gelatinosi ed i coralli, sono rari nelle roccie più primitive, seb- (1) « I piu antichi animali multicellulari erano dotati di una cavità di struttura, Venteron, circondata da un doppio strato di cellule, cioè l’ectoderma e 1 ’entoderma. Questi Celenterati o Enteroceli diedero origine a forme che avevano una seconda grande cavità del corpo, il azioni, che fu prodotto da un ripiegamento a mo’ di tasca AeV enteron per formare una o più cavità nelle quali le cellule riproduttive s’avessero a sviluppare — insenature che divennero tolte via dalla cavità dell'origine
