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33* Lo sviluppo di un pianeta bene alcune traccie delle spugne sieno state trovate nel terreno Cambriano. Gli Echinodermi, i crinoidi o gigli di mare, le stelle marine ed i ricci di mare cominciano colle roccie antiche ; ed hanno lasciato un buon ricordo posteriormente a quelle. 1 Vermi, a dispetto della loro mollezza, hanno lasciate le loro orme, se non loro stessi nelle roccie più primitive. Con i Brachiopodi noi ci avviciniamo alla conservazione. Essi si estendono dal periodo Cambriano sino ai giorni nostri, e qualcuna delle forme loro hanno a mala pena cambiato nell’intiero complesso di questo vasto intervallo di tempo. 1 Molluschi si sono similmente estesi sin dai primissimi inizi dell’epoca ricordata. Gli Artoprodi, che abbracciano i trilobiti, i granchi e balani da un lato, ed i miriapodi, i ragni, gli scorpioni e insetti d’altra parte, sono precipuamente interessanti non già per l’estensione dei depositi che essi hanno lasciato, ma per il loro teoretico valore nel fissar le date degli strati e dei periodi. I trilobiti, quei fossili meritamente popolari, appaiono negli strati fossiliferi i più antichissimi ; essi furono probabilmente gli organismi i più altamente sviluppati dei tempi loro, ed essi portano la più chiara evidenza del progresso che la vita ha fatto al tempo in cui la sua memoria si è manifestata. Gli Artropodi terrestri datano dal periodo medio delle roccie le più antiche ovverosia Paleozoiche. 1 Vertebrati non fanno l’apparizione loro sino a più tardi, nel periodo Siluriano, ma essi furono predominanti nelle epoche successive. loro e per tal modo formarono l’indipendente ccelom. Gli animali così provvisti sono detti Ccslomocasla quali contrapposti ai Celenterati e comprendono tutti gli animali al disopra dei polipi, pesci gelatinosi, coralli ed anemoni di mare. — E. Ray Lankester, « The Kingdom of Man », pag. 112-113 (1909). Vedere pure l’introduzione alla parte 11, « Treatise on Zoology ». Edito da E. Ray Lankester (A. e C. Black).