Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/415

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La durata dell’uomo 39i nell’epoca glaciale, ciascuno dei quali interrotto da periodi non glaciali e fertili. Una parte dell’evidenza sulla quale si appoggia Penck, è fornita dall’esistenza di terrazzi fluviali entro valli una volta occupate da ghiacciai. L’avanzata, durante tutta un’età, di un ghiacciaio scaverebbe una vaile e deporrebbe dei materiali per un terrazzo ai suoi lati. Nel periodo della lunghezza di un’età di ritirata del ghiacciaio, il terrazzo si consoliderebbe nella sua posizione e la valle diverrebbe tutta cosparsa di sabbie e di ghiaie dell'erosione fluviale. Si trovò che questo processo si è ripetuto quattro volte, e vi è una prova corroborativa della verità di tal deduzione. « Le quattro terrazze sono dirette quasi fossero righe attraverso l’ultima pagina della storia terrestre. Esse sono linee orizzontali di sezione, quasi fossero tracciate attraverso l’ultima pagina, che ci pongono in grado di dividere il Pleistocene o l’epoca Quaternaria in otto età, la prima, seconda, terza e quarta età glaciale ed una consimile successione di età fertili interposte a quelle. Noi siamo per tal modo muniti di una scala cronologica alla quale noi possiamo riferire gli eventi i più importanti nella storia primitiva della razza dell’ uomo » [Sollas] (i). Egli è nelle ghiaie coetanee di queste morene che gli avanzi dell’uomo e dei resti evidenti dell’attività umana sono ricercati. Tra le evidenze offerte dalle ghiaie vi sono selci sepolti in esse, che, in alcuni casi, possono essere stati foggiati dall’uomo, ed usati dall’uomo come armi od attrezzi. Una questione che è della massima importanza, e che è continuamente ridestata da nuove scoperte, si è se qualcuna di queste (i) W. J. Sollas, « Paloeolithic Races », « Science Progress », 1908-1909. Il Dott. James Geikie riconosce sei epoche glaciali ed alcuni geologi Americani anche sette. Il Prof. Marcellin Boule riconosce l’evidenza di tre soltanto.