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402 Lo sviluppo di un pianeta cellino Botile trovò una manifattura di cemento presso Mantes dove delle selci erano « lavate » con i materiali del cemento ed erano assoggettate a dure collisioni ed urti per circa 24 ore prima di essere scagliate tra i « rifiuti » della manifattura. In quest’accolta di rifiuti egli afferma di poter trovare ogni varietà di cosidetti Eoliti, con tutti i contrassegni suppositizi della lavorazione dell’uomo — « bulbi di percussione », « estremità acuminate », « intaccature curvilinee », e « spigoli ritoccati ». D’altro lato una larga scuola di « preistorici », dei quali il Sig. Rutot, che cominciò col diffidare degli Eoliti, è un distinto rappresentante, vigorosamente mantiene una fiducia nel carattere artificiale di queste selci ; ed essi osservano che il caso del Sig. Boule sarebbe più probante ov’egli potesse trovare selci rassomiglianti ad Eoliti veri in posti in cui esse non fossero state assoggettate a trattamenti così artificiali come quelli che le selci ricevono a Mantes. Il metodo positivo del Signor Rutot è innegabilmente scientifico per carattere; poiché egli s’ingegna di delineare le rassomiglianze tra queste selci Eolitiche e quell’altre, le quali (di epoca posteriore) sono ammissibilmente arnesi 0 attrezzi Paleolitici. Egli è impossibile nel presente grado di circostanze di arbitrarsi a pronunciare un giudizio sulle opinioni delle due scuole, ma mentre da un lato il Prof. W. J. Sollas osserva che nessuna sufficiente evidenza è stata finora ottenuta dall’esistenza dell’uomo o dei di lui immediati precursori in una qualche epoca prima del Pleistocene, tuttavia tanto questa autorità, quanto Sir E. Ray Lankester, entrambi confermano una certa credenza nei caratteri artificiali di alcuni Eoliti. Degli esempi ulteriori di selci scheggiati dall’epoca Terziaria, che sono discutibilmente artificiali per carattere, sono stati ottenuti da ricerche varie compiute in Olta presso Madrid, in