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432 Lo sviluppo di un pianeta Egli è certo che in questo caso speciale l’azione delle molecole d’acqua comprese nel canale, che viene ad essere costituito dalle due navi parallele, contribuisce all’efietto verificato. Tuttavia le spiegazioni addotte riescono finora per nulla chiare e soddisfacenti. Ma il fatto esiste; e quindi ci si può chiedere (così continua l’Année Scientifique) se quel fenomeno non avrebbe per caso contribuito alla perdita del Titanie, attirandolo con violenza contro l’enorme masso di ghiaccio galleggiante, lungo il quale esso andava navigando. Si noti che nella rada di Southampton, partendo per quel primo ed unico suo viaggio, dal quale esso non doveva più far ritorno, il Titanie stesso aveva esercitata la sua attrazione sul New York, al punto da strapparne gli ormeggi. Non molto diversamente da quanto avviene per i galleggianti un’attrazione reciproca deve pure aver luogo tra corpi completamente immersi in un liquido od in un fluido. Poiché se l’attrazione reciproca si manifesta soltanto quando sia scemata quella di gravitazione, come nel caso di corpi galleggianti, evidentemente sarà ancor maggiore nel caso in cui la forza di gravitazione sia ancora ulteriormente diminuita, come succede per esempio per aerostati dotati di debole forza ascensionale. Sarà assai difficile il verificare un tal caso perchè l’atmosfera terrestre è costantemente in moto : tuttavia una maggior frequenza nella navigazione aerea gioverà ad agevolare quello studio. Sarà questa la migliore illustrazione dell’ipotesi planetismaria.