Pagina:Grew - Lo sviluppo di un pianeta, 1914.djvu/461

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Appendice E. L’uomo Neolitico di Halling La relazione che stiamo per esporre succintamente non ha tanta importanza quanto quella precedente, per le deduzioni tratte dalla scoperta di nuovi resti umani preistorici nell’Inghilterra, quanta ne ha per la frequenza di queste scoperte, dovuta ad una sapiente organizzazione che non permette vadano disperse le reliquie che ritornano alla luce. In una cava di argilla da mattoni presso il villaggio di Halling, sulla sponda occidentale della Medway, a circa quattro miglia al di sopra di Rochester, nell’Agosto 1912, fu rinvenuto, durante i soliti lavori di escavazione, uno scheletro, che si manifestò in una sezione verticale del terreno, e quindi fu potuto conservare ed esaminare accuratamente a posto, prima di rimuoverlo. Esso giaceva a 6 piedi di profondità (m. 1.80) in uno strato ben distinto di argilla, sovra il quale erano distesi altri quattro strati sovrapposti, non disturbati e tali quali eransi depositati nelle epoche remote sopra quello in cui giaceva lo scheletro. Gli ingegneri addetti ai lavori richiesero tosto l’assistenza dei rappresentanti della Società locale di ricerche scientifiche e procedettero allo scavo sotto la direzione loro. Gli avanzi umani, colla matrice in cui giacevano, furono spediti al Museo del Collegio dei Chirurgi per essere sottoposti all’esame del Prof. A. Keith. Era evidente, per la posizione delle ossa, che lo scheletro riposava sulla sua schiena, colla testa ripiegata sul