Pagina:Guarini, Battista – Il Pastor fido e il Compendio della poesia tragicomica, 1914 – BEIC 1841856.djvu/248

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i personaggi grandi, i nomi veri, l’azion grave, i costumi, l’apparato, il decoro, la locuzione e la sentenza magnifica, il riconoscimento, la mutazion di fortuna e ’1 fine calamitoso. Tale è Y Edipo il tiranno di Sofocle. Le meno tragiche non hanno né riconoscimento né mutazion di fortuna; le molto meno mancheranno di fine calamitoso; le ’mperfettissime son le dop- pie, delle quali a suo luogo, l’episodiche e le non vere. Dunque dal terribile e dal miserabile, piú o meno purganti, nascono i gradi delle tragedie. Onde séguita che se, come s’è detto, Tesser tragico può ne’ suoi gradi alterarsi, non ha dubbio che può anche corrompersi e dileguarsi, per modo che tra- gico non sia piú, ma passi in un’altra spezie. E però, se nelle sue alterazioni alcuna cosa riceverá che non repugni agli affetti del terribile e del miserabile, sará egli tragico sempre, ancora che piú e meno. Ma, mescolandosi con qualitá repu- gnante e contraria ai soprannominati duo affetti, si come è ’l riso, converrá che si corrompa la spezie, e, mutandosi fine, si muti forma, perciocché, dove si vuole il riso, non può star né pietá né terrore, affetti oppositi, si che l’uno distrugge l’altro. Se dunque il riso corrompe la forma tragica, quand’egli si troverá in soggetto che non sia vile e plebeo, e avrá quelle parti della tragedia che non son repugnanti al ridicolo, che poema fará? Tragedia no, perciocché la forma tragica per ca- gion del riso è distrutta; ma neanche commedia, che non riceve soggetto nobile, e solo ci rappresenta difetti d’uomini vili e capaci di riso. Che sará ella dunque se non un terzo parteci- pante di quelle qualitá tragiche e comiche, che si possano unire insieme? Ma che fine avrá ella? Eccoci alla decisione di quella difficultá, che ci ha mossi a far si lungo discorso. Dico pertanto che la tragicommedia, si come l’altre, an- ch’essa ha duo fini, lo strumentale, ch’è forma risultante del- l’imitazione di cose tragiche e comiche miste insieme, e l’ar- chitettonico, ch’è il purgar gli animi dal male affetto della maninconia, il qual fine è tutto comico e tutto semplice, né può comunicare in cosa alcuna col tragico. Perciocché gli effetti del purgare son veramente oppositi infra di loro: l’un