Pagina:Guarini, Battista – Il Pastor fido e il Compendio della poesia tragicomica, 1914 – BEIC 1841856.djvu/280

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«pastorale» e ha col tempo acquistato forza e significato di su- stantivo, talché quando si dice una «pastorale», senz’altra com- pagnia, s’intende «favola di pastori». E cosi per tutto è oggi questo nome ricevuto e inteso, quand’egli è solo: «la pastorale del Beccari»,«la pastorale del Tasso». E cosi ancora di tutte l’al- tre, benché gli autori loro si sien serviti di quella voce per addiet- tivo, quando l’hanno accompagnata con «favola», che significa «qualitá», e non per sustantivo significante azione distinta da quella favola. In due maniere dunque «pastorale» prender si può, o per aggiunto significante «qualitá pastorale», o per quel sustantivo particolare che da’ piú oggi vien usurpato d’«azione e favola di pastori», quand’egli è posto da sé. Il «pastorale» nel Pastor fido non si dé’ prender per sustan- tivo significante favola separata dalla tragicommedia, ma per aggiunto di «tragicommedia», composta di pastorali persone a differenza di quelle che rappresentano cittadini. Conciosiaco- saché la voce «tragicommedia» ci dimostra la qualitá della favola e la voce di «pastorale» quella delle persone che in essa si rappresentano, le quali, perciocché potevano essere cittadine, volle il poeta che si sapesse ch’eran pastori. E perciocché, di questi, altri son nobili e altri no, questi fanno la comica e quelli fanno la tragica, e ambo insieme la tragicomica, che viene a essere pastorale per le persone in essa rappresentate. Non sono dunque nel Pastor fido tre favole, una di persone private che fanno l’azion comica, l’altra di personaggi grandi che fanno la parte tragica, e la terza di pastori che fanno la pastorale; ma una favola sola di pastorali persone, mista di tragedia e commedia, ma tessuta comicamente, eh’è un sol poema. E ve- ramente chi è si stupido, che non vegga che, quando questa voce di «pastorale» s’accompagna o con «commedia» o con «tragedia» o con «tragicommedia», ella vuol dire favola di pa- stori in forma o comica o tragica o tragicomica, e non favola di cittadini e di pastori congiunta insieme? Perciocché, si come «tragicommedia» significa la qualitá della favola, cosi la «pa- storale» ci addita quella delle persone, da che risulta un con- cetto solo di questo modo: azion di pastori, tessuta di parti