Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, III.djvu/79

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ha più cervello e i battaglioni più forti, e concesso che si rinnovasse la piscina miracolosa, avverti a questo ch’ella mandò la lebbra del corpo, quella dell’anima non avrebbe potuto, però che il sommo Dio statuisse che laidezze dello spirito gli uomini abbiano da purgare con le proprie virtù. Piglia l’uomo qual’è, ti ripeto per farlo diventare quello che dev’essere, sminuzzagli il cibo della Scienza, esempii buoni gli puoi dare a carra ed usa diligenza ad ampliargli e migliorargli il cibo corporale perchè egli consti formato di anima e di corpo, e se nel comune del popolo arriverai a pareggiare le aspirazioni di quella con gli appetiti di questo segnala col carbone bianco: avertendo ancora, che la tirannide si lascia scappare di mano il Popolo bagnato e cimato da lei quanto più può materia, e trista e malvagia e pestilente materia. Per le quali cose tu pensa, o Re, se io mi ebbi a sbarrare gli occhi e intirizzire gli orecchi quando i Repubblicani pestarono le mani e i piedi per commettere in mano al Popolo, pur ora uscito dal guinzaglio, libero il suffragio per provvedere alle cose sue. Plausero al nuovo trovato i nemici della Libertà, memori del detto; loda il pazzo e fallo correre; imperciocchè presagissero che il somiero lasciato in sua balia si sarebbe restituito agli antichi presepii. Come questi suffragi riuscissero io non vo’ dire, contento ad affermare che il