Vai al contenuto

Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, III.djvu/96

Da Wikisource.
94

credei poter fare piuttosto con lode che con biasimo, avvegnadio se Ottavio aveva tre quarti di Volpe addosso, Marco Antonio era Lupo pretto, e a tale oggimai si trovava la repubblica condotta che non si trattasse più di scegliere tra i buoni il migliore, bensì il meno tristo fra i pessimi, e questo parmi avere fatto.

Questa facoltà mi compartirono i cieli comune con molti altri animali, massime Pesci e Topi. Durante la guerra siciliana andando Augusto a diporto lunghesso il mare, certi Pesci saltatine fuori cascarono ai suoi piedi. Consultati gli Auguri risposero: essere il presagio chiaro più dell’olio di Lucca e del titolo degli accademici, a cui danno del chiarissimo, e significare che Nettuno in tempo debito avrebbe mandato con gli Angioli a cena Sesto Pompeo e sottoposto alla fortuna di Augusto i mari dove di presente dominava costui433. Più stupendo il vaticinio della presa di Costantinopoli. Costantino Paleologo assediato dai Turchi, desiderando rimanere solo per pensare ai casi suoi, come interviene a coloro a cui vanno male, esce solo di città e cacciatosi per mezzo ai boschi cammina cammina, finchè si trova presso una fontana, dove un vecchio arrostiva Pesci novellamente presi. — Che ci è egli di nuovo, compare? dice l’imperatore al vecchio; e quegli risponde: — ahime! ecci che in questo momento