Pagina:Guglielminetti - La porta della gioia, Milano, Vitagliano, 1920.djvu/231

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l'ombra che scende

ignara, la sua candida e dolce inesperienza ne furono così agitate ch’ella impallidì e chiuse gli occhi côlta da una breve vertigine. Ma subito dopo si rifugiò fra le braccia di sua madre e ancora un po’ tremante ma sorridente nel suo pallore roseo, le chiese perdono di quella sciocca emozione.

— Se tu sapessi, mamma cara, quanto sono contenta! Non so neppure come dimostrarti la mia riconoscenza per la bella casa che m’hai preparato, per il bene che mi vuoi, per tutto ciò che ti devo.

Ella si esprimeva con le frasi dei suoi componimenti di scuola, ma era sincera nel dichiararsi turbata e felice e dopo un momento di riflessione soggiunse:

— Nessuna delle mie compagne ha una mamma buona e bella come sei tu. Se tu vedessi come si vestono quelle povere signore, te ne divertiresti. La madre di Adele Ferrani che è la moglie di un farmacista, porta sul cappello un giro di pallottoline nere spioventi intorno all’ala che paiono la réclame alle pillole del marito. La madre di Rita Vazzi che è la moglie di un capitano a riposo....

— Ascolta Elda, — la interruppe Anna Maria con una carezza lenta sui neri capelli ondulati della fanciulla, — ora scendiamo a colazione e dopo ti condurrò a visitare minutamente tutta la casa.


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