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Pagina:Guicciardini, Francesco – Dialogo e discorsi del reggimento di Firenze, 1932 – BEIC 1843020.djvu/226

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220 discorsi del reggimento di Firenze


Confesso bene che a volerla sanare interamente bisognerebbe fare di molte cose, alle quali tutte sarebbe quasi impossibile disporre la cittá, per essere male abituata, e li uomini sua troppo molli; e chi pigliassi impresa del condurle tutte, saria facile non ne conducessi nessuna; e però io commenderei chi aplicassi lo animo alle [cose] che hanno meno difficultá, e che si contentassi di quelle che per allora si potessino. E non sarebbe poco condurre la cittá di luogo tanto infimo, almeno a una disposizione mediocre, anzi saria assai darli principio, perché lo essere una volta aperta la via ed el processo del tempo farebbono forse cogli anni maggiore successo che non paressi potersi sperare di uno principio tale.

Parmi innanzi a ogni altra cosa necessario pensare che la cittá abbi tante forze che la si possi almeno difendere e non abbi da temere ogni giorno di insulti esterni, perché non basterebbe che la fussi ordinata bene drento e vivessi con la ragione, se la forza la potessi soprafare, ed a questo bisogna che la sia bene provista di chi la defenda. In che s’ha a considerare che avendosi a sostenere co’ modi usati pel passato, che la ha meno forze che mai, perché l’ha molto meno commoditá di fare danari che la non soleva: non bastano le entrate publiche delle quali una gran parte ingombra el monte; non sono e’ cittadini ricchi come solevano, conciosiaché le mercatantie della cittá non fioriscono all’usato, avendo molti altri luoghi e nazione presa e tuttodí pigliando la industria del guadagnare; e quegli che sono ricchi, non sono usi a essere maneggiati per aiutare la patria, come si faceva anticamente. Le quali cose volendo ridurre allo ordine vecchio, sarebbe in questo vivere populare difficillimo, ed è meglio quella fatica ed industria che vi s’arebbe a mettere a condurla, consumarla in opere di piú profitto; e però si vede che quando la cittá avessi a sostenere una grossa spesa di settanta o ottantamila ducati el mese, che sarebbe impossibile che la reggessi, né anche riuscirebbe el volere provedere in uno momento a una somma grande di danari.

Non si può adunche disegnare che la cittá, come ha fatto